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L'INNOVAZIONE APPLICATA AL CALCESTRUZZO |
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Scatolari CPLSCATOLARI IN CALCESTRUZZO RIVESTITI ALL'INTERNO CON LINER DI POLIETILENE AD ALTA DENSITA' (HDPE)La maggior parte dei prodotti in calcestruzzo della Coprem sono immuni dagli attacchi degli elementi aggressivi presenti nell'ambiente. Alcune applicazioni però possono richiedere la protezione del calcestruzzo, come per esempio quando vengono convogliati liquidi che possono sviluppare acido solforico all'interno del sistema. SALVAGUARDIA DELL'AMBIENTE Da diversi anni abbiamo iniziato la produzione di manufatti prefabbricati in c.a. con rivestimento CPL (Concrete Protective Liner) che garantisce assoluta assenza di infiltrazioni nel corpo tubo, assenza di fessurazioni e resistenza agli agenti chimici, mantenendo intatte le caratteristiche di resistenza della tubazione in c.a.
![]() La scelta del materiale plastico di protezione ad alta densità (HDPE) è stata fatta per le sue caratteristiche peculiari e cioè la resistenza all'attacco chimico di soluzioni saline, acide ed alcaline, nonché a solventi quali alcool, esteri e chetoni; resiste in ambienti da ph 2 a ph 12 sopportando senza alcun effetto le eventuali evaporazioni di solfati e solfuri. Un'altra sua importante caratteristica è quella di conservare nel tempo le caratteristiche (la bibliografia del Polietilene è molto vasta su questo argomento): anche dopo anni di esercizio, per esempio la fognatura, che sia mista o solo nera, conserva i parametri di progetto (coefficiente K nella formula di Manning-Strickler) che invece con altri materiali tende a degradare mettendo, spesso e volentieri, il sistema in condizioni di criticità, con tutte le conseguenze negative per la salute dei cittadini. Con il sistema messo a punto dai nostri tecnici, e cioè con la saldatura di una fascia di sicurezza sul giunto, saldatura eseguita da nostro personale specializzato munito di patentino rilasciato dall'Istituto Italiano Saldature di Genova, siamo in grado di garantire la perfetta tenuta delle nostre condotte, che possono essere utilizzate sia in caso di piccole pressioni che nel caso di attraversamento di zone con presenza di pozzi di emungimento acqua a servizio di acquedotti pubblici. CON QUESTO PRODOTTO GARANTIAMO LA TENUTA IDRAULICA A PRESSIONE FINO A 4 BARNegli ultimi anni il tubo quadro, o scatolare, si è distinto per versatilità di utilizzo, esso, infatti, viene indifferentemente impiegato sia per il trasporto di acque bianche o reflue (soprattutto per incanalare acque superficiali che devono sottopassare strade, autostrade e ferrovie) che nella nuova tecnologia (molto in espansione) denominata "Tunnel tecnologico o di servizi". Trasporto di acque bianche o reflue.Nel trasporto di acque superficiali viene generalmente impiegato lo scatolare di normale produzione, con un rivestimento interno in vernice epossidica di spessore a richiesta del progettista e la tenuta (non in pressione) del giunto, viene garantita tramite guarnizione butilica da applicare durante le fasi di posa; oggi, però, ci troviamo ad affrontare nuove sfide in quanto le esigenze riguardo la garanzia di tenuta tra i giunti devono essere totali; la guarnizione butilica che sino a ieri è risultata essere sufficiente, oggi in alcune situazione non risponde alle richieste della committenza.Non solo! Oggi il prodotto scatolare inizia ad essere utilizzato in alternativa al classico tubo circolare (ovviamente per portate molto elevate) per cui deve garantire le stesse prestazioni di resistenza all'attacco chimico, all'abrasione (per la durabilità) ed allo stesso tempo dare garanzie di tenuta idraulica del giunto pari a quelle delle condotte circolari. Per dare una risposta positiva a queste richieste è nata l'idea di proteggere la superficie interna dello scatolare con un Liner di Polietilene ad alta densità HDPE di spessore variabile per dare al calcestruzzo quelle resistenze prestazionali che non gli sono proprie. Il Liner ci viene fornito da una delle più grandi compagnie di produzione di materie plastiche ed è una lastra di polietilene di spessore variabile da 1,5 a 5 mm su cui viene eseguito un "bonding" meccanico nel substrato così da garantire un perfetto "grip" tra liner e calcestruzzo. I nostri impianti di produzione più avanzati e specializzati, nonché l'esperienza acquisita dalle nostre maestranze specializzate, garantiscono la più alta qualità del prodotto finito. VANTAGGII vantaggi del suddetto scatolare sono così riassumibili:
![]() Elemento Scatolare 300x275 con rivestimento interno t-grip in Polietilene ad alta densità (HDPE) SEZIONI TRASVERSALI![]() ![]()
![]() Lo scatolare in c.a. non rivestito usato in presenza di reflui fognari, può essere aggredito chimicamente ed essere pesantemente ammalorato a livello strutturale. Lo SCATOLARE CPL resiste all'attacco chimico di soluzioni saline, acide ed alcaline nonchè a solventi quali alcool, esteri e chetoni. Resiste in ambienti da Ph 2 a Ph 14 sopportando senza alcun effetto le eventuali evaporazioni di solfati e solfuri. ![]()
NON TUTTI GLI SCATOLARI PREFABBRICATI SONO UGUALI
Da sempre la Coprem si sta operando per assecondare i bisogni dei propri clienti, attenendosi scrupolosamente alle prescrizioni di legge e alle normative vigenti. Tutta la produzione rispetta le normative tecniche in vigore, e in particolare gli scatolari prefabbricati sono realizzati nel rispetto del Decreto Ministeriale “Norme Tecniche Costruzioni” del 14 gennaio 2008” e dei rispettivi Eurocodici, con un’armatura secondaria di ripartizione in grado di garantire, in tutte le fasi della prefabbricazione, il mantenimento dei copriferri richiesti e una reale distribuzione delle orditure strutturali (interferri e interassi progettuali).
Facendo riferimento a quanto ribadito dall’Assobeton in merito alle prescrizioni di ricaduta delle certificazioni dei manufatti prefabbricati in cls, ci proponiamo di sottolineare a tutti gli operatori interessati (amministrazioni appaltanti, imprese di costruzione, progettisti, direttori lavori , collaudatori, ect..) alcuni concetti fondamentali, a suo tempo compresi nei contenuti della legge n° 1086/71 e comunque ribaditi ed integrati nell’attuale normativa cogente rappresentata dal DM 14/01/08 “Norme Tecniche Costruzioni” e dai rispettivi Eurocodici.
Il DM 14/01/08 “Norme Tecniche Costruzioni” oltre che richiamare i principi per il progetto, l’esecuzione e il collaudo degli elementi strutturali definendo i requisiti essenziali in termini di resistenza, ha anche introdotto espliciti richiami sugli obblighi di identificazione, qualifica ed accettazione dei materiali da costruzione. In particolare per la produzione di elementi prefabbricati scatolari, si è resa obbligatoria la marcatura CE secondo la norma armonizzata EN 14844 schema 2+ (entrata in vigore in prima stesura nel marzo 2008 e con scadenza del periodo di coesistenza per la nuova revisione prevista per agosto del 2010) con obbligo di certificazione del sistema di controllo della produzione a cura di organismo terzo notificato.
La norma armonizzata in questione ha inoltre esplicitato l’obbligo di perseguire la “durabilità delle strutture”, che risulta attivabile solo prevedendo adeguate classi di esposizione e relative classi di resistenza per i conglomerati cementizi impiegati, garantendo il mantenimento di opportuni copriferri e spessori minimi delle strutture, nonché adottando gabbie di armatura con elementi di orditura principale resi solidali tra loro da opportuna orditura di ripartizione.
In particolare una gabbia di armatura così concepita, è in grado di garantire, in tutte le fasi della prefabbricazione (vedi montaggio, inserimento nel cassero, getto cls e vibrazioni) il mantenimento dei copriferri richiesti ed una reale distribuzione delle orditure strutturali (interferri e interassi progettuali).
Soluzioni alternative costituite da una gabbia d’armatura flessibile in cui non si prevedono orditure di ripartizione e dove le orditure principali risultano semplicemente collegate ad un sistema di catenelle risultano del tutto inidonee.
Questi sistemi infatti non garantiscono affatto il rispetto dei copriferri, interferri e interassi di progetto e al verificarsi di possibili rotture di dette catenelle nelle fasi di getto potrebbero portare alla realizzazione di porzioni di manufatti del tutto prive di armatura.
Da quanto premesso, si ritiene fondamentale il ruolo del potenziale acquirente che anche attraverso l’operato del Progettista e del Direttore dei Lavori deve valutare attentamente le caratteristiche dichiarate dal produttore in modo che tutte le prescrizioni di legge e norma siano realmente assecondate. Da sempre la Coprem si sta operando per assecondare i bisogni dei propri Clienti attenendosi scrupolosamente alle prescrizioni di legge e norma vigenti.
![]() Armatura flessibile priva di armatura secondaria di ripartizione ![]() Armatura secondaria di ripartizione conforme al D.M. 14/01/2008 SCHEDE TECNICHE![]() ![]() TABELLA MISURE MODULARIPossibilità di modificare lo spessore in funzione delle specifiche richieste ed applicazioni, su richiesta si possono fornire le relazioni di calcolo. ![]() |
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