Per diminuire l’impatto sulla vita di tutti i giorni nei cantieri per la posa di tubazioni si ricorre sempre più spesso alla tecnologia della posa senza scavo. Sono sempre di più gli amministratori delle nostre città che capiscono quanto sia importante limitare i disagi che un cantiere con posa tradizionale comporta alla collettività. La qualità della vita è sempre più un parametro determinante di valutazione. Le code, i problemi di accessibilità alle strutture e alle attività commerciali e i disagi prolungati causati dai cantieri situati in zone ad ampio tasso demografico o di forte importanza economica sono un valido motivo per sostituire la posa tradizionale delle tubazioni con la tecnologia del microtunnelling, la quale si dimostra socialmente più conveniente della posa tradizionale.
Il cantiere tradizionale si pone in maniera invadente nella vita quotidiana di chi vive nei pressi, mentre i tubi per il microtunnelling vengono posati senza che ci si accorga dell’avanzamento del cantiere. L’unica visibilità è data dalla presenza del pozzo di spinta, dove vengono posizionati e spinti i tubi e allo stesso tempo viene estratto il materiale di scavo.
Nel caso di posa di lunghe tratte di tubazione la spinta viene rilanciata attraverso delle stazioni intermedie grazie alle quali non è necessario creare camerette intermedie per ripartire con la spinta della tubazione.
» | Calcestruzzo classe di resistenza C 40/50 con armatura doppia in acciaio B450C. | |
» | Sistema di giunzione maschio e femmina, completo di giunto a tenuta costituito da un manicotto in acciaio del tipo S275JR smussato, verniciato e incorporato in fase di getto e da una guarnizione in gomma elastomerica SBR-40 a sezione cuneiforme di tenuta montata sul giunto maschio. | |
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» | Dotazione di anello di legno per la ripartizione della spinta e possibilità delle apposite valvole di lubrificazione. |
La nostra tubazione può essere fornita anche nella versione CPL con un rivestimento interno in liner di polietilene HPDE T-Grip, con la possibilità di saldatura dei giunti eseguita da nostro personale qualificato munito di regolare patentino con il metodo dell'estrusione secondo la normativa UNI EN 13067 per Classe 7 PE 7.5+3 PE 3.2 e DVS 2212:2008 per classe II-1.1 al fine di proteggere la condotta e garantire l'assoluta tenuta stagna sia dall'interno che dall'esterno.
» | Assenza di infiltrazioni nel corpo del tubo. |
» | Resistenza agli agenti chimici e all'abrasione. |
» | Elasticità del liner (allungamenti del 600%) con deformazione senza rottura e compensazione degli eventuali assestamenti della condotta che rimane intatta. |
» | Elevata aderenza del liner al calcestruzzo (resistenza al distacco oltre i 38000 Kg/mq). |
» | Mantenimento nel tempo delle caratteristiche di progetto. |
» | Verifica delle saldature con lo scintillometro per garantire la perfetta tenuta della condotta. |
» | Autopulizia per il limitato attrito interno nella condotta. |
L'Amministrazione Metropolitana di Bangkok ha scelto proprio questa tecnologia per la realizzazione del nuovo sistema fognario della città, lungo 120 km: i tubi spinta utilizzati sono stati costruiti con le stesse macchine Pedershaab, con calcestruzzo preparato con uno stesso impianto Skako, e protetti all'interno con lo stesso liner HDPE T-Grip prodotto da Doha Waterproof Factory.
L'esperienza acquisita da COPREM con chilometri e chilometri di tubazioni e scatolari rivestiti con liner in polietilene HDPE è finalmente a disposizione di tutte le imprese che finora hanno potuto utilizzare per il microtunneling solo tubazioni in calcestruzzo tradizionale e in PRFV.
E' possibile scaricare la voce di capitolato nell'apposita area download.
L'Ufficio Tecnico della COPREM è a completa disposizione dei clienti per discutere in dettaglio ogni necessità di protezione del calcestruzzo e di tenuta nelle condotte, garantendo sempre il miglior rapporto costo/prestazione.